Il viaggio dentro di Sè!
Intraprendere una psicoterapia junghiana significa lavorare con la parte nascosta di noi, andare ad incontrarla, scoprirne le qualità, le origini, le sfumature e tutto ciò, che al suo interno, si cela misteriosamente.
E’ una grande opportunità per cogliere nella nostra esistenza i segnali di divieto, di deviazione, di obbligo, che ci allontanano da chi siamo realmente, per ascoltarli, riconoscerli e accoglierli nella nostra quotidianità come degli alleati alla nostra crescita.
Queste prime righe potrebbero apparire un po’ criptiche e di non semplice comprensione. Per poter meglio coglierne il significato è importante essere consapevoli, che la nostra parte cosciente e abitudinaria è soltanto una piccola parte di noi e della nostra totalità. Spesso viviamo in modo limitato, accordandoci con regole implicite, che ci siamo pian piano ritagliati nella vita, che sono già state apprese e integrate nella nostra infanzia e considerate come: “la realtà”. Per questo tali “canoni”, che ormai sono parte della nostra sfera vitale, delimitano la nostra esistenza senza che possano essere riconosciuti, contrastati, modificati o messi in discussione.
Tutto ciò procede così, a lungo e senza che si creino, in apparenza, delle incongruenze o delle domande. La vita scorre giorno dopo giorno in un territorio pieno di “false certezze” e “rassicuranti abitudini”, fino a quando, se la nostra parte cosciente si riduce in modo eccessivo e troppo limitato, prima o poi si genererà un disagio su uno dei piani della nostra vita. Così un intoppo comincia a frenare il nostro ritmo più o meno frenetico, ci porta a una brusca fermata, generata da un ambito della vita che comincia a procedere più a rilento, che si incrina più o meno profondamente: un inconveniente in ambito relazionale, lavorativo o un problema di salute che comincia a fare capolino.
Quando la vita non ci permette di proseguire in modo lineare e prevedibile, ecco che i primi tentativi di intervento che perseguiamo sono in genere sul piano più concreto: cerchiamo soluzioni nella quotidianità a livello tecnico e pratico. Ancora non comprendiamo che, spesso, questa via intrapresa, non è ciò di cui abbiamo bisogno, e che, purtroppo, non ci riporterà a tornare alla “beata inconsapevole apparente sicurezza”!
Tutto è collegato, tutto ha un senso più ampio nella nostra esistenza e dentro di noi…
“Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”
Jung.
Jung chiarisce con la sua citazione proprio ciò che intendevo trasmettere, il senso più grande di tutto ciò che ci accade, e interrompe il tranquillo fluire della vita, ha in serbo un intento molto più profondo e complesso per noi e per la nostra evoluzione. Ogni cosa che incontriamo è giunta a noi per il nostro massimo bene, anche se non è semplice comprenderne il significato, accettarne l’insegnamento e integrare il “pezzo” mancante nella nostra esistenza.
Ecco che nella terapia junghiana, il viaggio interiore che si intraprende, ci spinge a guardare e ad attraversare ogni aspetto disarmonico della nostra vita, considerandolo come un’occasione per poterci ricontattare autenticamente, per poter comprendere dove la nostra interezza si è smarrita e si è “allontanata dal diritto cammino”, rispetto alla profonda vocazione animica dentro di noi.
Chi siamo veramente? Cosa stiamo trascurando di noi e della nostra autentica originalità? Di che cosa ci stanno parlando gli ostacoli, i sintomi, le difficoltà che il corpo e la vita ci pone di fronte?
Le risposte a queste domande sono nella nostra “parte misteriosa e a noi inconsapevolmente sconosciuta”, ma sempre e profondamente presente. Tale area dentro di noi ha, tuttavia, molti strumenti con cui può inviarci i suoi messaggi subliminali, attraverso i quali possiamo riuscire a cogliere i suoi suggerimenti e i suoi inviti, per scoprire quali sono le nostre più intime soluzioni. Le risposte alle nostre difficoltà, infatti, sono soltanto dentro di noi, e ci permettono di riallinearci con l’integrità e armonia di tutte le nostre parti, avvicinandoci al nostro mandala interiore.
Il lavoro con i sogni rappresenta per Jung una “via regia” verso l’inconscio. Riconoscendo i loro, apparentemente incomprensibili, messaggi criptati, ci permette di comprendere verso quale direzione orientare il nostro comportamento, i nostri pensieri e la nostra vita. Ogni sogno è come una “raccomandata” che proviene direttamente dalla nostra profondità, ci viene donato dal nostro inconscio per trasmetterci un messaggio importante, come un cartello direzionale che potrà dirigere con grande discernimento la nostra via: il nostro compito è decodificarlo.
Come sostiene Jung, l’inconscio non è “democratico”, spinge verso una riunificazione delle nostre parti e la pretende. Per questo, se rimane inascoltato, amplifica il proprio intento con segnali sempre più percettibili e imprescindibili.
Non è mai facile comprendere quale possa essere il significato nascosto dei suoi segnali! Non è assolutamente scontato riuscire a procedere lungo il nostro sentiero evolutivo, affrontando i vari “passaggi obbligati” per arrivare alla realizzazione del viaggio dell’incarnazione del nostro eroe interiore, per raggiungere una nuova consapevolezza e una coscienza ampliata e più integra.
Per questi motivi descritti, intraprendere questa esplorazione dentro di noi verso la nostra unità, conoscenza, comprensione, completezza, profondità e armoniosità psichica, implica l’attraversamento di strati della nostra interiorità, che necessitano di una guida che ci accompagni nella comprensione e nella scoperta di noi… partiamo da dove siamo ora, per arrivare ad un completamento interiore, che permetterà al sole di sorgere e di risplendere nella nostra vita.