“Mi chiamo Michela e ho 13 anni. Da un po’ di tempo ho dei tic e dei pensieri che mi disturbano e mi spaventano tanto. Ci sono immagini che mi assillano e che non mi permettono di stare tranquilla, per cercare di calmare la mia mente faccio gesti e recito delle preghiere che non riesco ad evitare di pronunciare. Ormai tutta la mia vita è accompagnata da questi problemi che mi perseguitano anche a scuola.”
Quando questa bambina arriva da me la mia preoccupazione è molto grande perchè i sintomi sono davvero molto disturbanti.
Michela è molto collaborativa e i suoi genitori hanno molta fiducia in me per una precedente esperienza con la sorella maggiore di Michela che aveva con me affrontato molte paure derivanti da problematiche di salute che l’avevano traumatizzata nel suo passato.
Cominciamo a lavorare ed emergono in Michela molti ricordi legati sia alla sorella e al timore della sua malattia, sia ricordi legati alla scuola. E’ una bambina molto sensibile che vive con intensità ciò che accade a scuola, con i genitori, con la religione. Studiando il periodo medievale dell’inquisizione in lei si erano affacciate paure e fantasie che le avevano invaso la mente. Chissà se magari collegate a storie d’anima antiche…
Si evidenzia un iniziale disturbo ossessivo compulsivo che rivela una forte rigidità e una grande insicurezza e auto critica da parte della bambina. Affrontiamo man mano la sua tendenza al perfezionismo, a non perdonarsi per gli errori o al grande nervosismo di non sentirsi adeguata.
La sua mente comincia a liberarsi, emerge dapprincipio una certa aggressività prima tenuta a freno dalle compulsioni e dalle parole che pronunciava, in seguito torna ad essere più serena e più concentrata.
Finalmente torna ad essere più presente a se stessa.
Il lavoro con i bambini e con i giovani è molto efficace e spesso rapidamente riesce a trasformare la sofferenza restituendo la tranquillità e riportando i ragazzi sulla propria via con molta più sicurezza e chiarezza di prospettive.